Ha deciso: s’iscriverà ad un corso di fotografia. Dove troverà il tempo – e il denaro – per quest’ulteriore impegno, è un interrogativo che per ora non si pone. Lea possiede una macchina fotografica un po’ datata ma ancora valida; ha anche un paio di compatte, eredità dei figli (che le hanno abbandonate dopo aver ricevuto in dono dal parentado nuovi modelli). E’ una creativa e non le manca l’estro dello scatto speciale, dell’inquadratura originale. Non ama le foto panoramiche: si concentra sui particolari, sui dettagli; che poi gli amici inesperti le chiedono “ma che foto è”. Difetta invece sulla tecnica. Non è proprio assoluta la verità che le automatiche facciano tutto da sole. O meglio, si può fare, ma vuoi mettere la soddisfazione di fotografare in manuale? Vorrebbe anche padroneggiare meglio i software di fotoritocco e archiviazione sui quali già pasticcia in modo artigianale. Un corso on line o in aula? Scarta i primi: troppo impersonali e asettici e poi si dovrebbe autonomamente ritagliare i tempi di frequenza, pregio e limite della didattica web. Meglio un corso in aula, presso la sede di una Società Fotografica locale: cadenze fisse, condivisione, possibilità di nuove conoscenze. Perchè si sa, da cosa nasce cosa…