Oggi è una giornata di festa e sole tra le nuvole. Fa caldo anche se l’aria è mossa da un leggero vento. Lea si annoia. Sbrigate le solite faccende – leggi: rifatto il letto, steso una lavatrice (nel senso del bucato), raccolta la polvere – ha letto un po’. Un nuovo romanzo, la scorsa notte, l’ha tenuta sveglia fino ad un’ora molto piccola e stamattina l’ha catturata di nuovo. Ma non si può solo e sempre leggere. Di uscire non ha voglia; è una giornata pigra ma di una pigrizia non sana e godereccia; è una giornata stiracchiata; è una giornata da risolvere. Lea si regala un Bagno: serio, lentissimo, profumatissimo. Nonostante la temperatura, accende un bastoncino d’incenso agli agrumi per profumare l’aria e i pensieri. Acqua quasi calda, s’immerge – solo fino alla vita, non esageriamo – e s’insapona con calma. Forse nel pomeriggio potrebbe andare a vedere una mostra. E’ l’ultimo giorno disponibile prima che chiuda i battenti; Lea ha sempre rimandato ma l’ultimatum sta per scadere. Il progetto e il bagno la rinvigoriscono e le spolverano la pigrizia di dosso. Una spalmata generosa di crema l’idrata e l’accarezza. In fondo basta poco per riacquistare energia: un bagno profumato, un’idea per colorare il pomeriggio e il gioco è fatto.