Quante volte si è affacciata alle finestre di casa? Quante volte ha sistemato le piante sul balconcino? Infinite. Quasi sempre senza guardare oltre. Magari un’occhiata al cielo, per prevedere il tempo; forse uno sguardo distratto in strada, attratta da rumori insoliti. Ma oggi, alla finestra, Lea si è fermata un attimo in più, immobile, ad osservare. Gli alberi sono colorati di sfumature infinite che soltanto questa stagione riesce ad inventare. L’erba è ancora verde sotto il tappeto di foglie che la protegge. Sole e nuvole convivono in armonia. I cortili, gli intonaci delle case, le tende, i balconi, persino i tetti, in luce perfetta, mostrano le loro simmetrie. Non ci sono passanti, non ci sono rumori. Anche il tempo è immobile. Quante volte Lea ha guardato senza vedere questa pienezza attorno a sé. Poco lontano, un uomo sistema un’antenna su un cornicione. Si muove cauto, lentamente. Non rompe l’incantesimo del momento. Tutto sommato, le cose procedono bene. Tutto sommato sono giorni tranquilli. E quel che non va, pian piano, troverà sistemazione. Lea accosta le persiane e si allontana. Le torna in mente una frase, il titolo di un libro che le aveva prestato un amico, anni fa: “quando siete felici, fateci caso”.