Come ogni inizio anno che si rispetti, Lea ha preparato la sua lista di buoni propositi, di spunti, di obiettivi, di idee. E’ sempre un elenco eccellente, quello dei primi giorni di gennaio. Comprende anche quelle mete sfiorate e mai raggiunte per pigrizia o per diversivi sopraggiunti. Cominciare a correre, o meglio, a camminare veloce; iscriversi ad un cineforum (che poi, gli abbonamenti di solito si attivano ad inizio autunno); iniziare un regime alimentare più sano ed equilibrato; eliminare il superfluo (da armadi, mensole, vita); regalarsi almeno un massaggio mensile; ricontattare amici persi di vista; cambiare le tende in camera da letto; ritinteggiare le pareti di un colore diverso; organizzare meglio la cucina; pensare di meno. Lea già sa che molti punti della lista sono sfide perse in partenza: vederle scritte però la sprona e la conforta, chissà mai che quest’anno sia finalmente la volta buona. Ogni punto poi ha un suo retro pensiero, filosofico o pratico che sia; nasconde tutta una serie di significati complessi, potrebbe persino scriverne racconti. Per comodità si accontenta della lista nuda e cruda, la porta con sé in borsa, per poterla rileggere, modificare e completare. E’ una specie di integratore da assumere al bisogno. Dopo tutto l’anno è appena cominciato, c’è tempo.