Il tempo è inclemente. Nel senso che da un’intera settimana piove, piove soltanto. Oggi è domenica e Lea non ha nessuna voglia di uscire di casa. Restare troppo a letto non va bene, che poi un cerchio alla testa è garantito per il resto del giorno. In ogni caso, un minimo di faccende va sbrigato, con lentezza s’intende, in sintonia con il clima e l’umore. La domenica va affrontata, in un modo o nell’altro. Soprattutto in giornate come queste, Lea sente un gran bisogno di spezzare la monotonia, di avere uno sguardo nuovo, di scovare punti di vista differenti.  Ci vuole un’idea. Perché non provare a modificare la posizione dei mobili? Affronta decisa  il salone:  sposta il divano e le poltrone, sistema le lampade e i soprammobili, inventa una nuova disposizione per  i tavolini bassi, scambia i tappeti. Chi l’ha mai detto che ogni oggetto debba avere un’ unica, immutabile, collocazione? Eppure l’abitudine di vedere  le solite cose al solito posto ci porta spesso a formulare la considerazione che soltanto in quello possano stare. Niente di più errato. Ecco, ora la stanza sembra proprio un’altra e Lea prova una sensazione di piacevole novità che la disorienta in positivo. La sua casa le sembra diversa, migliore, più luminosa, quasi nuova. Anche il cielo collabora: ha smesso di piovere e una luce strana illumina i vetri e il buonumore ritrovato.

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