Le vacanze di Lea sono terminate. Non sono state ferie ininterrotte, ma pause brevi, a loro modo rigeneranti e molto diverse: una settimana di relax al mare, un breve viaggio tra borghi medioevali, un corso stanziale di scrittura creativa. Ad agosto non si è mossa, chè tutti le ripetevano quanto fosse meraviglioso godersi la città calda e vuota. In verità si è annoiata abbastanza: troppo spazio regalato a preoccupazioni e pensieri. Per fortuna i ragazzi stanno bene; hanno intensamente approfittato delle loro vacanze e l’hanno inondata di aneddoti e resoconti. Questo è l’importante. Anche se, per quanto, tuttavia, pure la sua serenità è fondamentale e sacrosanta. Tra poco settembre si affaccerà, come sempre portatore di progetti e di interrogativi che Lea non sa arginare. Deve destreggiarsi tra il rischio di assumere troppi impegni, poi difficili da mantenere e la tentazione – pericolosa – di abbandonarsi al nulla. L’apatia del mese di agosto che ancora le copre le spalle, di sicuro non è di aiuto. Occorre scrollarsela di dosso con energia e vigore. Come sempre, la sua prima attenzione è al fuori per condizionare in positivo il dentro. Un drastico taglio di capelli le farà riacquistare un aspetto sbarazzino. E anche qualche lampada abbronzante – poche – le ridonerà il colorito sano che agosto ha cancellato. Via così, verso giornate piene e luminose. Forza, Lea.