Lea non ama il jogging. Eppure ce l’ha messa tutta per farselo piacere. Si è pure comprata una tenuta adatta sostenendo una spesa non da poco, soprattutto per le scarpette ammortizzate che devono essere – dicono – di ottima qualità. Un’amica fedele le aveva decantato le meraviglie di quest’attività che riconcilia col mondo, è un toccasana per l’organismo, non richiede particolari attitudini e consente di trascorrere qualche ora all’aria aperta. Proprio non fa per lei. Non riesce a rilassarsi. E’ troppo concentrata sugli ostacoli del cammino, sull’eventuale incontro con cani poco amichevoli, sui pensieri che si affastellano nella mente. Chiacchierare, nel durante, non si può; sentire musica in cuffia non la entusiasma. Meglio una biciclettata fuori porta o vasche a ripetizione in piscina. Meglio divano, libro e copertina anche se di certo non altrettanto cardiotonici. Siamo diversi, è innegabile. Quel che piace e rilassa qualcuno, non è detto che funzioni per qualcun altro. Pazienza. Per rimediare camminerà di più e userà l’automobile il minimo indispensabile. O parcheggerà lontano dal luogo di destinazione per costringersi al movimento. E le scarpette? Sono così belle, colorate nei toni accesi tanto alla moda, che le utilizzerà comunque; sono anche comodissime. Quando le calza, sente il fisico rigenerarsi: che sia sufficiente?!

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