Anni fa, Lea nutriva un amore incondizionato per l’abbronzatura: la desiderava, la cercava a tutti i costi. Avere un colorito ambrato, un viso abbronzato, la faceva sentire più sana e più bella, più sicura di sé. Lo scotto da pagare erano instancabili esposizioni al sole, d’estate, ma anche d’inverno, non appena poteva concedersi un fine settimana in montagna. In assenza di sole, non disdegnava lampade e creme abbronzanti. Poi, come accade spesso per le infatuazioni che grandi amori non sono, la passione si era affievolita sino a sparire del tutto. Lea ha imparato ad apprezzare il colorito naturale della sua pelle, che grazie al cielo non ha risentito troppo dell’abbronzaturomania (perdonerete il neologismo) ormai tramontata. Una crema colorata, un fondotinta di buona qualità, un poco di fard, le regalano comunque un’aria sana e curata e proteggono la pelle dal freddo e dal vento. Certo, Lea ama sempre il sole di un amore immenso: il suo calore ancora l’attira e quando è all’aperto – in ogni stagione – spesso lo cerca involontariamente. Sentire i suoi raggi che scaldano il viso, è un’emozione irrinunciabile; scatena un’energia positiva che si propaga e le illumina il corpo, il cuore e persino i pensieri.

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