Il lavoro in libreria è sempre gratificante. La occupa due volte la settimana, per quattro ore piacevoli e vivaci: è a disposizione dei clienti per assistere e consigliare. Spesso si tratta soltanto di recuperare un volume; a volte invece si rivolgono a lei per un suggerimento. A Lea basta porre qualche semplice domanda per intuire i titoli da proporre. Nascono così conversazioni a volte leggere e divertenti, a volte profonde e appassionate. Parlare di libri non la stanca mai: preferisce, se possibile, consigliare quel che ha già letto o autori che comunque conosce bene. Si documenta consultando le recensioni su siti tematici e ha un paio di amici fidati – accaniti lettori, proprio come lei – che le suggeriscono le novità interessanti. Lea consiglia anche la partecipazione a presentazioni, eventi, corsi di lettura. Succede poi che le chiacchierate sconfinino: le persone hanno sempre più voglia e bisogno di parlare e di confidarsi, di aprire finestre sulle loro vite e i libri diventano un pretesto per raccontarsi, per spiegare, per condividere. Lea ascolta con attenzione e interesse: spesso le storie sono un regalo, un mattoncino colorato che resta nel profondo. Si è chiesta spesso per quale motivo le persone si aprano volentieri con lei e le raccontino di sé. Non ha risposte, ma va bene così.