Carlotta ha sei anni e aspetta un fratellino. Quando papà e mamma glielo hanno comunicato, li ha abbracciati e ha pianto di gioia, facendo commuovere anche loro. Il giorno successivo però ha cambiato idea e ha detto alla mamma che ci aveva ripensato e che avrebbe preferito restare figlia unica. Ma pare non sia possibile tornare indietro e Carlotta si dispiace di non aver riferito subito il suo nuovo punto di vista.
Non ci pensa spesso, a questo fratello. Tanto deve ancora passare tutta l’estate, l’autunno e l’inverno prima che arrivi a casa. I preparativi per la cameretta nuova procedono veloci e sta venendo bene; è una camera da piccoli – con colori da piccoli e mobili da piccoli – decisamente meno bella della sua, che invece è perfetta per una ragazza. Certo, lui avrà tutto nuovo. Carlotta ha preparato una scatola di giochi che non usa più. Gliela regalerà volentieri: così pure lui avrà qualcosa di usato, come è giusto che sia.
Adesso Carlotta è in vacanza al mare e ha conosciuto tanti nuovi amici in spiaggia. Un castello, un bagno, qualche salto sui gonfiabili e poi, di corsa, un abbraccio alla mamma, che le risistemi la coda e la coccoli un po’.
Tra gli amici, una speciale: un’altra Carlotta. Ha ottantadue anni, qualche acciacco e un fidanzato. Le ha raccontato che si sono conosciuti al circolo del paese e non si sono più lasciati. Vivono insieme da qualche anno – i figli di entrambi sono contenti – e si fanno una gran compagnia. Lui è un bel signore, cicciottello e un po’ burbero di modi ma ha gli occhi sorridenti. Non hanno mai pensato di sposarsi di nuovo perché altrimenti se ne vanno delle cose strane, le pensioni di reversibilità. A casa loro giocano spesso a carte, chiacchierano – lei parla, lui ascolta – e commentano insieme i programmi televisivi, gabbie di matti che non fanno altro che urlare dal mattino alla sera e litigare e dirsene di tutti i colori. A Carlotta piace ballare ma al fidanzato no, che sono dieci anni che cammina col bastone. Al paese hanno anche un orto, qualche gallina e un gatto. Niente cani perché sono impegnativi. Arrivano in spiaggia la mattina presto e rientrano all’ora della doccia. Alloggiano in un piccolo albergo, carino e pulito. Si mangia bene. Li ha visti, una sera, seduti sulle poltrone di vimini ad ascoltare il signore che suona il piano.
Le due Carlotte si sono subito piaciute. Ogni giorno si danno appuntamento in riva al mare e tra secchielli e formine trascorrono le ore. Parlano spesso fitto fitto e si raccontano storie e barzellette. Giocano anche a palla contro il muro delle cabine: un gioco speciale che bisogna essere veloci e attenti per non far cadere la palla a terra. Cantano insieme, anche. E si abbracciano e ridono.
Ma la coda no, la coda la sistema la mamma.