Ai tempi delle scuole elementari,  studiai una filastrocca sui mesi dell’anno: la “filastrocca dei dodici mesi” di Angiolo Silvio Novaro.

Mi piaceva molto e fu facile impararla a memoria e recitarla.

Ma la cosa buffa è che, da allora e oggi ancora, quando penso ai mesi dell’anno,  li “vedo” posizionati in un’ immaginaria pagina  che ripropone esattamente il quaderno di scuola.

Così, quando penso a gennaio, lo “vedo” all’incirca a metà della mia pagina di quaderno mentale;  maggio, all’inizio della successiva  e così via:   difficile forse da spiegare, ma così è.

Ho pensato di ricostruirla – in modo decisamente artigianale – e di proporla. Eccoli, i miei dodici mesi!

 

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