“… questo andare, incerto ma inesorabile, questo voler esplorare e partire e mettersi in gioco e capire, questo continuo sfidare e chiedere conto e pretendere rigore e rispetto e coerenza; la fatica e la leggerezza, il dolore, lo sgomento, la rabbia, i desideri, la testardaggine, l’autoironia, il magonismo terminale, la sorellanza… nei secoli protagoniste… di quel costante, incoercibile, formidabile accanimento terapeutico nei confronti del futuro… le ragazze che abitano e animano la nostra vita e la nostra memoria. E che, compatibilmente con il mondo, riescono ad essere straordinariamente creative e irresistibilmente simpatiche.”
(pensieri tratti da un monologo di Lella Costa)