“E’ umano cercare la perfezione, desiderare che tutto risponda nei minimi dettagli ai propri progetti, ai propri sogni. Le cose ben fatte danno un’indubbia gratificazione. Ma ostinarsi nel ricercarla a tutti i costi, la perfezione, accanirsi per realizzarla contro ogni ragionevole evidenza, diventa una malattia dell’anima. E una fonte di sofferenza, perché non tutto, non sempre, andrà come tu vuoi. Il perfezionismo imprigiona dentro uno schema che non funzionerà mai, e rende infelici e sofferenti anche a livello fisico. Non è la ricerca della perfezione a darci la felicità. La felicità non consiste in quello che cerchiamo e che forse non raggiungeremo mai, ma in quello che troviamo sulla strada di ogni giorno e che sappiamo godere con animo fanciullo. Ostinarsi a inseguire la perfezione diventa un ostacolo a questa possibilità di cogliere i barlumi di gioia, i momenti di serenità. No, non puoi tenere sotto controllo tutto  e sempre. E’ assurdo pensare di poter stringere in pugno gli eventi. Non vedi come ti scappano di mano? Con questa ostinazione ti condanni all’infelicità. Cerca piuttosto di ammettere che non tutto, non sempre, dipende da te. Affidati, accetta quello che non puoi cambiare. E starai meglio. Forse potrai essere addirittura felice.”

Tratto da “Lo sguardo di Eva” di P.Oderda

 

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