“Il tè è probabilmente la bevanda più diffusa al mondo dopo l’acqua e, nel corso della storia, l’amore per questo pregiato infuso ha coinvolto imperatori, artisti e interi popoli.
Basti pensare al tradizionale tè delle cinque, immancabile in ogni famiglia inglese, o alla “cerimonia del tè” praticata dai giapponesi che, più che essere un momento di relax, assume l’importanza di un rito fondamentale per questa cultura.
Oggi esistono infinite miscele, dalla più classica alla più esotica e profumata, e tantissimi modi per gustarle, dal semplice infuso alla ricetta più ricercata, ma la passione per l’ambrata bevanda non è cambiata.
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La notizia storica più antica riguardante il tè è una lettera del 317 a.C. di un capo militare cinese che chiese al giovane nipote un po’ di tè per rinvigorire il suo corpo. L’infuso, infatti, fino al III secolo venne usato come medicina o tonificante.
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In Italia si parlò di tè per la prima volta nel trattato di cucina di Pellegrino Artusi della seconda metà dell’800 che differenziò il prodotto in tè verde e in tè nero, descrivendone le modlità di consumo.”
Anch’io sono una fanatica del tè. Ne acquisto spesso, specie quando viaggio e mi succede d’imbattermi in botteghe dedicate, che vendono aromi speciali. Mi piace berlo al naturale, senza latte o limone, molto caldo d’inverno e non solo, o anche freddo, quando arriva la stagione estiva.
Amo soprattutto i tè agrumati o fioriti o speziati, che non siano troppo dolci insomma. E anche se spesso ripiego su deteinati o tisane, l’amore originale resta per il tè classico, nero, forte. Ma se posso, quando posso, ne assaggio ogni varietà.
“L’uso del tè è sovranamente raccomandato ai gentiluomini d’ingegno acuto; di costoro potrà essere così preservata la continuità delle idee distinte, e ciò grazie al di lui ineguagliato potere di eliminare oppure prevenire sonnolenze e ottusità, offuscamenti e nuvole del cervello e delle facoltà intellettuali” (Thomas Short, medico vissuto nel XVIII secolo)
(Tè, pensieri, parole e aromi – Food Editore srl)
stupendamente snob…
vero??? :-)))