Agosto in montagna significava anche – ante Covid – scorpacciate di film. Nel piccolo cinema di Champoluc – una chiesa, nella piazza principale del paese, dedicata a Sant’Anna e oggi sconsacrata e trasformata in sala cinematografica – ho sempre catturato gli spettacoli che mi ero persa d’inverno, in città. Tra gli altri, mi aveva molto colpito “Tutto quello che vuoi” di Francesco Bruni. Una storia delicata e particolare: l’incontro tra il ventenne Alessandro, uno sconclusionato ragazzo trasteverino e l’anziano Giorgio, elegante poeta dalla mente smarrita. Un film originale, commovente ma anche divertente, fresco, ben riuscito. Una chicca.