Lea si è addormentata al sole. Nessuno scenario da favola o da cartolina illustrata: semplicemente si è portata sul balcone qualche rivista da sfogliare e, complice una poco romantica digestione complicata, si è assopita. Peccato non se ne sia accorta; peccato fosse in canotta e calzoncini; peccato che il cono d’ombra che la proteggeva si sia allontanato in fretta. Risultato: risveglio stralunato e … scottato. Spalle e ginocchia sono di un bel color corallo (colore di moda, per carità) e bruciano, bruciano tanto. Quest’anno non può far conto sull’abbronzatura basica con cui affrontava ogni estate perché non si è regalata le provvidenziali docce solari che le hanno sempre permesso – in passato – di affrontare il sole vero senza rischi; tra l’altro non contava di incontrarlo a breve, il sole vero. Il tempo delle vacanze è ancora lontano e la sua pelle è – era – color inverno. Ha in casa, per fortuna, una pomata speciale dono di un’amica. Un unguento pseudo miracoloso che dovrebbe essere efficace per più di un inconveniente dermatologico. Se ne spalma un’abbondante dose su spalle e ginocchia e il sollievo è immediato o quasi. Un bicchierone di tè fresco alla menta collabora alla ripresa. E’ andata così, succede….