E pian piano si avvicina il Natale. Lea deve scrutare lontano, indietro nel tempo, per ricordare il piacere dell’attesa. Il desiderio di offrire e ricevere doni, di organizzare momenti di festa, di addobbare l’albero e allestire il presepe, di spedire – sì, spedire – cartoncini augurali. Di sicuro accadeva quando era una fanciulla, e poi, anni dopo, quando i ragazzi vivevano ancora con lei. Poi, nulla o poco più. Certo, l’esteriorità non è mutata, che il clima natalizio crea un vortice cui è difficile sottrarsi; è cambiato il suo approccio mentale, si è affievolito l’entusiasmo. Addirittura lo scorso anno si era limitata ad acquistare qualche candela a tema e una stella rossa (la pianta): niente presepe, niente albero. E’ vero che novembre non è ancora terminato ma già i prodotti natalizi si affacciano alle vetrine dei negozi e inducono a pensare ai futuri giorni di festa. Lea ha deciso, quest’anno si cambia! Ha prenotato un abete in vaso, scovato eleganti ma economici addobbi di carta colorata e un piccolo presepe di creta. Ha anche acquistato un minuscolo quaderno rosso: giorno per giorno annoterà e spunterà tutto quel che occorre per rendere queste prossime feste degne di essere ricordate. Un aiuto per scaldare il cuore, per ritrovare l’emozione – addormentata soltanto, ma viva – dei Natali che furono.

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