Leggere comodi dovrebbe essere o diventare una parola d’ordine: troppe volte, invece, si trascura un dettaglio così fondamentale per la salute del corpo e ci si accartoccia in assurde posizioni sul divano o a letto. Da qualche settimana Lea è afflitta da un fastidioso mal di schiena. Niente di trascendentale o apocalittico; un antipatico malessere che la accompagna durante tutto l’arco della giornata. La fisioterapista alla quale si è rivolta le ha posto una serie di domande sulle sue abitudini quotidiane, prima fra tutte: quanto tempo resta seduta, dove e come? Ha una sedia ergonomica che utilizza per la scrivania, ma non ha preso in considerazione le ore dedicate alla lettura o alla visione della tv. Tempo fa aveva pensato ad un acquisto mirato ma la spesa, importante, era stata rimandata per fronteggiare altre necessità che parevano più impellenti. Ora però è la sua schiena che reclama attenzioni e cura e Lea non vuole peggiorare la situazione. Dopo sfibranti escursioni in negozi di arredi, ha scovato una poltroncina di pelle che pare perfetta:  imbottita ma non troppo morbida, di dimensioni ridotte, avvolgente, confortevole.  L’ha sentita sua non appena l’ha provata. Certo non sono sufficienti pochi minuti per capire se la seduta sarà perfetta e indolore, ma non può far altro che rischiare. Nel salone di casa, poi, sta che è una meraviglia!

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