Eccolo qua il Natale! Così canta la radio: una notte fra tante ma una notte speciale. Lea lo vivrà in famiglia, a casa, proprio come da tradizione. I figli sono già tornati, carichi di pacchetti e parole, di baci e di abbracci. Poi si sono tuffati nelle rispettive camere a disfare zaini e borsoni, a sistemare, a scrivere, ognuno con la sua colonna sonora in sottofondo. Dopo un iniziale turbinio – tipico di ogni ritorno a casa – è ritornata la tranquillità. I ragazzi hanno riguadagnato i loro spazi, le loro abitudini, si sono riappropriati dell’alloggio. Ci sarà posto per feste ed appuntamenti durante queste vacanze natalizie, per aperitivi ed incontri; ci sarà posto per tutto e per tutti. Ma il pranzo di Natale li vedrà riuniti a casa: qualcosa si cucina, qualcosa si acquista; si curano i dettagli, i colori, l’ atmosfera. Quest’anno si ricomporrà l’intera famiglia, al pranzo di Natale.  E’ stata una notizia inattesa ma gradita: Lea ha anche pensato ad un suo piccolo personale dono da aggiungere a quello che i figli hanno già sistemato sotto l’albero in attesa dell’arrivo del padre. Ha pensato a un libro, a una fiaba natalizia adatta non solo ai bimbi. Ha scelto d’istinto, di pancia, di cuore. Non scriverà una dedica: quello che dovrà dire, quello che vorrà dire, arriverà da sé.  E che sia un Natale di pace, che sia un buon Natale!

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