Archiviate le festività, si ricomincia. A Lea la casa appare sempre un po’ spoglia post rimozione degli addobbi natalizi. Anche le sue giornate sembrano meno piene: ci vuole un briciolo di pazienza per ingranare di nuovo, per riprendere impegni e consuetudini nonché gli abituali orari. Tempo qualche giorno – ma anche meno – e il quotidiano riavrà il sopravvento così che il confine tra un anno e l’altro sfumerà e i giorni si succederanno senza soluzione di continuità. Una novità però potrebbe portare un minimo di positivo scompiglio in questo nuovo inizio. L’hanno contattata – amici di amici – per collaborare alla fondazione di un circolo culturale. Un luogo dove ci si possa incontrare, organizzare eventi, conferenze, discutere, chiacchierare. Un ambiente libero da connotazioni politiche o altro, fresco, incontaminato. Pare siano coinvolte persone dagli interessi differenti, ognuna delle quali porterà – dovrebbe portare – la sua esperienza e il suo talento. E’ tutto in divenire e Lea non ha ben capito quale sarà il suo ruolo. Il progetto però la galvanizza. L’idea di creare un luogo d’incontro culturale e di svago è generosa e speciale. Già immagina i locali e idealmente li arreda: anche l’occhio vuole la sua parte.

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