Il viale sotto casa sembra appartenere a due stagioni differenti: ha un lato brullo, ancora invernale, e un lato fiorito che già rispecchia la primavera in arrivo. Lo sguardo di Lea si sposta veloce dagli alberi spogli al pesco rosa, dalle foglie malconce a terra ai rami coperti di una profusione di gemme, dall’erba rada ai cespugli di narcisi in boccio. Anche la sua vita, a volte, sembra appartenere a stagioni diverse che convivono e si alternano senza logica. Giornate buie, malinconiche, sfiorite, che si avvicendano ad altre, luminose, allegre, vivaci, colorate. Un mistero inafferrabile. A volte accade che persino la stessa giornata abbia connotati contrapposti, momenti così limpidi e sereni da regalare ossigeno allo stato puro ed altri, complicati e tortuosi, che gettano un’ ombra grigia difficile da cancellare. A volte poi non ci sono neppure motivi veri, difficoltà gravi o fatti importanti a determinare il cambio di scena. Bastano piccole cose, basta un pensiero storto, una risata complice. Lea ha spesso l’impressione di vivere in un caleidoscopio infinito. Un cambio di inquadratura è sufficiente a modificare l’intreccio dei vetrini, il disegno che si compone, le sfumature, i contorni. Basta avere pazienza, non scoraggiarsi e comporre con fiducia nuove immagini.