Quel biglietto non vuole proprio farsi ritrovare. A Natale, un paio di amiche le hanno regalato un’intera giornata in una spa, completa di ingresso, trattamenti vari e colazione. Un regalo speciale, quasi un premio, che ancora però non ha riscosso. Ma visto che le domeniche uggiose si succedono, Lea ha deciso che è giunto il momento di dedicarsene una all’insegna del relax e del benessere.  A dirla tutta, le fa un po’ strano rintanarsi per ore e ore tra saune,  docce, idromassaggi. Non è certo il suo ambiente abituale. Si porterà un libro, non si sa mai. E un’enigmistica. Deve anche vincere la resistenza ad andarci da sola: ci sono attività e situazioni che ancora la intimidiscono. Ma tant’è.  E poi ha proprio voglia di massaggi rilassanti e rassodanti che la ritemprino e le infondano energia. Ma il coupon non si trova. Lea è già pronta, chiavi dell’auto in mano e fruga, cerca, fruga. E’ sicura di averlo riposto in un luogo “facile e sicuro”: così ha pensato mentre prenotava al telefono.  Si sta facendo tardi e la pazienza se ne sta andando. E’ seccata e stupita insieme: come è possibile?  I minuti corrono impietosi, l’ansia aumenta, il disappunto anche. Farà tardi. Si giocherà l’appuntamento. Ecco, appunto, è un segno, non è una giornata che fa per lei. E invece, all’improvviso, ecco materializzarsi il buono regalo riposto nel luogo più scontato: il libro che sta leggendo. Lea si chiude alle spalle la porta e gli ultimi dubbi. Ha risolto, è pronta, si va!

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