Ultimi giorni dell’anno: Lea è raffreddata, molto. Per fortuna niente febbre ma starnuti e tosse a volontà. Un naso paonazzo e un colorito terreo completano l’opera. Sono malanni di stagione, tanto vale accettarli senza troppo avvilirsi. Qualche rimedio antico, qualche inevitabile farmaco, le hanno permesso comunque di ridurre il riposo forzato e di organizzare al meglio la sera del 31. Brinderà all’arrivo del nuovo anno a casa, con un piccolo gruppo di amiche e amici. Non ha nessun desiderio di feste e mondanità; le occorrono calore e compagnia affettuosa e il cibo sarà solo un pretesto per stare insieme e condividere il momento. Un maglione caldo – rosso e nuovo, da tradizione – e un pantalone nero saranno la sua mise. Come ogni anno, anche questo in partenza se ne andrà con un bagaglio arruffato di cose piacevoli e tristi, di gioie e dispiaceri. Funziona così: è la vita. E inspiegabilmente, per l’anno che verrà, Lea non ha stilato elenchi di progetti e di obiettivi da raggiungere. No, non questa volta. Affronterà ogni giorno con fiducia e tenerezza, con pazienza e forza. Senza scoraggiarsi, senza disperare. Accanto ai suoi ragazzi, lontani ma vicinissimi. Accanto agli amici e agli affetti di sempre.  Buon anno Lea e che la serenità sia con te e con i tuoi cari!

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