Fine agosto, tempo di ripartenze. L’estate è ancora piena e luminosa e Lea si gode fino all’ultimo il caldo che – già sa – a breve le mancherà molto. Le ferie sono agli sgoccioli. Mare, montagna, lago, brevi scampoli di vacanze hanno costellato la sua pausa dal lavoro. Ha cambiato spesso mete, luoghi, panorami, compagnia. E’ servito a distrarla, a concederle un sano e meritato riposo, a lasciare lontana la noia. Da domani, ancora qualche giorno in collina, ospite di amici. Un unico rammarico: quest’estate ha visto poco i suoi figli, trascinati in un vortice di andate e ritorni. Non hanno coinciso i tempi, peccato. Li sa spensierati e tanto le basta. Le loro voci al telefono, i racconti animati e spassosi di questo o quel viaggio, non le sono stati negati. Li vedrà a fine settembre: si fermeranno insieme – a casa – una decina di giorni. Ancora presto per pensarci, per programmare, organizzare. Anche la ripresa del lavoro è vicina: in realtà non ha mai smesso di scrivere e di tradurre ma in vacanza i tempi e i luoghi sono differenti. Ora lascia spazio a una pigra consapevolezza del rientro imminente nei soliti schemi, nei consueti orari. Forse ha anche voglia di una dose di quotidianità. Piccola. Riprendere la solita – ma piena – vita. Saranno mesi colmi di impegni e iniziative. Cercherà subito di allargare le maglie di settembre, perché ci stia di tutto un po’.