Nell’aria si respira profumo di festa. Dicembre è appena iniziato eppure da qualche settimana sono già apparse le luminarie natalizie e le vetrine dei negozi si sono colorate di rosso, oro e argento. Lea non ha ancora programmato nulla; sa che trascorrerà Natale a casa, in compagnia dei suoi ragazzi e di una coppia affezionata e il Capodanno ospite dei soliti amici, insuperabili nell’organizzazione del veglione. Ai dettagli – menù e abiti da indossare – non ha ancora pensato. Forse è davvero troppo presto. Non è invece mai troppo presto per l’acquisto dei doni e ha già comprato quasi tutto. Le sue adorate liste le sono state di grande aiuto per evitare giri a vuoto o irrimediabili errori. Stamattina, mentre si aggirava lungo le corsie del supermercato, è stata attratta dal reparto degli addobbi natalizi, una calamita inevitabile. Ogni anno aggiunge qualche decorazione insolita, nuovi oggetti, piccole luci intermittenti. Ha anche scovato dei minuscoli segnaposti per il pranzo di Natale: stelle di legno e sughero, spruzzate d’argento. Ornare la casa, renderla più accogliente per i ragazzi che tra poco torneranno a casa per ferie e vacanze scolastiche, è un piacevole obbligo. Domani allestirà anche l’albero e il salone cambierà immagine e colore. Come ogni anno, come sempre. Quanto le piacerebbe il fuoco di un camino per scaldare davvero l’ambiente. Si dovrà accontentare del calore delle candele. Il loro profumo, a casa sua, non manca mai.