La voce che si sposa con la mia
per suoni e parole e per poesie
incompiute e indefiniti disegni.
Il malessere lieve che accompagna
le nostre giornate senza scomporle.
La ricerca ostinata del meglio
che appaghi e non offenda le certezze.
Gli stessi colori,
i tetti delle case, uguali,
il natale e la pioggia
che vorrei – ma non oso – già estate e neve.
E i cieli,
così lontani e immobili
sul nostro camminare.