Sollevo gli angoli delle labbra
con indice, pollice e tocco lieve,
tolgo la riga che solca il viso,
il nero di pensieri dentro gli occhi.
Poi, con le mani aperte, lentamente,
mi carezzo braccia, spalle, schiena,
via i dolori e le ansie, via i tormenti,
via quel velo grigio che incatena.
Accesa di luce, gialla mi voglio
e brillante, a bucare lo specchio.