Amo il caldo. Adoro il caldo, l’estate, il sole. Ma come? – direte voi – e l’afa, il sudore, il respiro che si fa affannoso, le notti insonni? Giusto, vero. Però ci sono i rimedi. Forse durante l’inverno freddo non ci vestiamo a strati e non ci imbacucchiamo? Non siamo felici davanti al camino (o calorifero) acceso? Non beviamo tisane e bevande calde e corroboranti? Usciamo forse in maniche di camicia in pieno inverno? No. Allo stesso modo, coi dovuti accorgimenti (condizionatori o ventilatori, ombra, abiti comodi e leggeri, bibite e pasti freschi) va affrontata l’estate. Certo, abitassimo al mare o in collina o comunque in un luogo qualunque che non sia la torrida e umida pianura padana, sarebbe meglio. Non è cosi: pazienza!. Però, secondo me, d’estate la gente sorride di più – forse saranno anche le vacanze a contribuire, ma non solo – è più allegra, quasi felice. Il calore del sole rinfranca le ossa, la luce illumina gli occhi. D’estate dovremmo eliminare la malinconia, le nostalgie, i rimpianti, le tristezze. Accantonarle – se possibile – in un angolo nascosto. Avremo tutto un lungo inverno per rispolverarle, se proprio necessario. Ora godiamoci questa luce perfetta, i tramonti rosa, le sfumature del verde, gli abiti colorati. Aboliamo i giorni beige (che non è detto poi che s’intoni sempre con tutto) e viviamo i colori. Parliamo a colori, vestiamo a colori, sorridiamo a colori, cantiamo a colori. Coloriamoci.