Eppure il tempo passa. Non chiede permessi, autorizzazioni, non dice per favore, scusate. Passa e basta.
Le stagioni, i mesi, le giornate si succedono, lente ma non troppo. Le vivi e le gusti, le assapori meglio, ora.
Il sole di primo mattino, che poi proprio primo non è, perché ti regali qualche ora di sonno in più.
Lentamente ti alzi, uno sguardo agli alberi oltre il vetro; l’occhiolino al sole perché confermi la sua allegra compagnia.
Doccia, colazione – spesso al bar, seduta, con cappuccio, cornetto e quotidiano – e poi commissioni varie.
Hai più tempo per leggere, per scrivere, per viaggiare, per incontrare le amiche.
… Vivi l e n t a m e n t e …
E magari compri anche un grappolo di fiori per colorare il legno dello scrittoio.