Con il 31 dicembre di quest’anno si chiude il 2015 ma non solo. Si chiude un lustro tondo. Cinque-anni-cinque di fatti, avvenimenti, vita. In genere ci si limita a formulare un bilancio dell’anno in compimento, si sa, è pressoché inevitabile: altra cosa è scorrere i fotogrammi di ben cinque anni. E tra il 2011 e il 2015 ne sono accaduti parecchi di fatti degni di rilievo. Penso al mio percorso e vedo un avanzamento professionale, un nuovo incarico fortunato che mi ha consentito di chiudere in bellezza la mia storia lavorativa; vedo l’arrivo del comunicato INPS che mi ha introdotto nel mondo di chi ha più tempo per sé; vedo i brindisi con i miei figli per una laurea specialistica e una triennale (esattamente in quest’ordine); vedo viaggi in Italia (tanti) e in Europa (pochi); vedo vacanze al mare, in montagna e ai laghi; vedo qualche preoccupazione e qualche disagio ma soprattutto armonia familiare e amicizie sincere. Persone care si sono allontanate loro malgrado e ci sono state lacrime; ma vedo anche sorrisi e risate che hanno accompagnato momenti sereni; vedo l’Atelier delle Arti conosciuto e mai più abbandonato; vedo il cammino della mia raccolta di poesie e del mio blog forti di vita propria; vedo corsi e progetti artistici; vedo ansie rincorrersi e riproporsi; vedo i ragazzi crescere e farsi largo; vedo mio padre tenersi saldo alla giostra che gira veloce; vedo le rughe aumentare e i capelli accorciarsi; vedo giornate che si tengono saldamente per mano e proteggono il mio cammino. Ne sono successe, di cose, in questi cinque anni, tante, tantissime. E anche se il 2016 sarà un anno bisestile, anche se l’oroscopo di Paolo Fox non è tutto un lustrino, anche se la guardia non va abbassata mai, benvenuto nuovo anno. A noi due.