Caro diario, ,
Natale se ne sta andando: la giornata volge al termine, si rigoverna la cucina, si ripongono i doni ricevuti, si rileggono i biglietti che li accompagnavano…
E’ stata una bella giornata, serena, in famiglia, tutti riuniti al tavolo delle grandi occasioni agghindato a festa
Chiacchiere, giochi, qualche foto da rivedere insieme, musica in sottofondo.
E poi la Messa in Cattedrale perché è Natale ed è giusto così.
E adesso? Il rischio è quello di cedere alla malinconia come per ogni bel momento che termina.
Invece no! Pensiamo a domani, pensiamo alla partenza per la montagna, alla valigia da preparare, alla festa di fine anno..
La prossima settimana sarà di riposo, di relax, di letture; forse si lavorerà un poco (ma poco); di sicuro si camminerà sulla neve, si andrà al cinema, si faranno luuunghi sonni ristoratori.
E si parlerà, ascolterà, scriverà.
Accanto ci sarà sempre un palloncino colorato legato ad una cordicella sottile ma resistente: il palloncino dei sogni, della fantasia, dei desideri; il palloncino dei pensieri luminosi che ti sollevano appena un poco da terra e ti fanno sentire leggera leggera.
Grazie a queste giornate di festa, oggi quel palloncino è più colorato del solito…
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il palloncino… mi piace molto… l’idea del palloncino che con la sua leggerezza riesce a tenere sollevata una persona quel tantino da farla sentire sollevata, libera.. è davvero preziosa… a volte le idee lo sono… ma non sempre poi diventa facile… metterle in pratica…
guardandomi… forse anch’io ho un palloncino… d’azzurro con velature di arancio colorato, come il riflesso dell’acqua gelata dei laghetti di montagna… quando il raggio di sole li accarezza da ovest a est… basso sulle cime…
a volte è caldo… a volte è freddo… ma sufficientemente leggero per tenermi in piedi… forse non è il tempo di volare … forse…